Volta a Catalunya 2022, sprint a quota 2000: Joao Almeida batte Nairo Quintana e Sergio Higuita

Joao Almeida conquista la tappa regina della Volta a Catalunya 2022. Il portoghese regola in volata Nairo Quintana (Arkéa-Samsic) e Sergio Higuita (Bora-hansgrohe). I tre si sono disputati il successo dopo una forte selezione nella salita conclusiva, operata soprattutto grazie al ritmo imposto dal corridore della UAE Team Emirates, capace poi di rientrare sull’accelerazione posta dai colombiani all’imbocco dell’ultimo chilometro. Dopo aver perso contatto nel finale, Ben O’Connor (Ag2r Citroën) perde la maglia di leader in favore di Quintana, che si veste dei colori del primato grazie alla miglior somma dei piazzamenti rispetto al corridore lusitano in queste prime quattro tappe.

La tappa, iniziata con l’abbandono di sei corridori (tra cui uno dei favoriti della vigilia, Simon Yates), parte subito ad altissima velocità, con tanti attacchi a caratterizzare i primi chilometri di gara. A provarci per primi sono Louis Vervaeke (Quick-Step Alpha Vinyl) e Neilson Powless (EF Education-EasyPost), ma l’alto ritmo non permette a nessuno di fare la differenza, con lo statunitense che ci riprova nuovamente poco dopo, senza successo. Si prosegue così a scatti per più di 30 chilometri e fino all’inizio del primo GPM di giornata, il Coll de Boixols, dove sono Marc Soler (UAE Team Emirates), Jesus Herrada (Cofidis), Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo) e Bruno Armirail (Groupama-FDJ) a riuscire a prendere qualche metro di vantaggio. Su di loro rientrano anche Fernando Barcelo (Caja Rural-Seguros RGA), Oscar Cabedo (Burgos-BH) e Jan Hirt (Intermarché-Wanty-Gobert), ma il gruppo non lascia spazio, andando a riprendere tutti quanti. Soler e Lopez ci riprovano poco dopo, raggiunti ancora da Armirail, Luke Plapp (Ineos Grenadiers) e altri otto uomini, ma RadioCorsa non fa in tempo a dare i nomi di questi attaccanti che il plotone, tirato dalla Movistar, va ad annullare anche questo tentativo.

Soler, Lopez e Armirail però non demordono e ripartono, e a loro si riaggancia nuovamente Jesus Herrada. Al loro inseguimento si lancia anche Plapp, raggiunto poco dopo da Hugh Carthy (EF Education-EasyPost), ma l’australiano non riesce a seguire il ritmo del britannico e si stacca, venendo riassorbito dal gruppo. L’inseguimento di Carthy, invece, ha successo, dunque diventano cinque gli uomini in testa alla gara, con circa mezzo minuto di vantaggio sul plotone, dove non si fermano gli attacchi. Questa volta, a partire sono Christopher Juul-Jensen (Team BikeExchange-Jayco) e Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi), raggiunti in un secondo momento da Mark Donovan (Team DSM); i tre inseguitori, tuttavia, rimangono subito in due, dato che Juul-Jensen non riesce a tenere il passo, con il danese che poco dopo viene raggiunto dal plotone, tirato dalla squadra del leader Ben O’Connor (Ag2r Citroen). Davanti, nel frattempo, i cinque battistrada raggiungono e superano il GPM, dove i due inseguitori arrivano con 30″ di ritardo, mentre il gruppo decide finalmente di rallentare e di concedere spazio alla fuga.

Nella discesa seguente, che permette a Donovan e Bizkarra di riagganciarsi al drappello di testa, il margine degli attaccanti sale infatti sopra i due minuti, raggiungendo un vantaggio massimo di 2’50” a 90 chilometri dalla conclusione. La situazione, quindi, si stabilizza nel tratto successivo di fondovalle, dove è sempre la Ag2r Citroen a guidare l’inseguimento tenendo i sette a poco meno di tre minuti e avvicinandosi a 2’07” ai piedi della seconda salita di giornata, il Port de la Creu de Perves. La salita viene fatta in maniera regolare sia dai fuggitivi che dal plotone, che transita in cima con un ritardo di 1’52”, mentre al termine della discesa seguente, con ancora 35 chilometri da percorrere, il gap è di 1’38”. La rimonta del gruppo prosegue anche nel tratto seguente (già in leggera salita) che porta verso l’inizio dell’ascesa conclusiva, così con soli 35″ rimasti ai battistrada, Armirail e Donovan decidono di accelerare a 23 chilometri dall’arrivo. Nessuno degli altri fuggitivi li segue, così i due tornano a guadagnare sul gruppo, che intanto va a riprendere gli altri cinque ex battistrada.

Poco prima dell’inizio ufficiale della salita finale, Donovan perde contatto da Armirail, che può ancora contare su 40″ di vantaggio su un gruppo dove è l’Arkea-Samsic a portarsi in testa e ad aumentare l’andatura. Il gruppo inizia quindi a perdere i pezzi e, tra le vittime più illustri, si segnala Alejandro Valverde (Movistar), mentre George Bennett (UAE Team Emirates) decide di attaccare e, in breve tempo, si riporta su Armirail. Nel tratto più semplice della salita, tra i -8 e i-4, i due vengono tenuti a circa 20″ di distanza dalla Ineos Grenadiers, messasi a fare un ritmo regolare con Jonathan Castroviejo.

Il ricongiungimento avviene poco dopo, quando l’esperto corridore spagnolo si sposta per lasciare le redini del gruppo al compagno e connazionale Carlos Rodriguez. Il ritmo infernale del giovane corridore iberico costringe Armirail e Bennett ad arrendersi. Primo a muoversi a quel punto è Joao Almeida (UAE Team Emirates), con pronta risposta del leader Ben O’Connor (Ag2r Citroën), ma è lo scatto di Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) a scuotere davvero un gruppo ormai già fortemente decimato. Dopo un momento di esitazione, in cui tutti si guardano, a riportarsi sul campione olimpico è il solo Sergio Higuita (Bora-hansgrohe), con Joao Almeida che sembra mettersi al servizio di Ayuso, salendo regolare.

È tuttavia solo un’impressione perché il gruppo si sgretola e se inizialmente a ruota del portoghese restano i vari Ben O’Connor (ACT), Juan Ayuso (UAD), Nairo Quintana (ARK), Tobias Halland Johannessen (UXT), Wouter Poels (TBV), Guillaume Martin (COF), Torstein Træen (UXT), George Bennett (UAD), Jai Hindley (BOH) e Carlos Rodríguez (IGD), con i quali va a riprendere la coppia di testa, rapidamente restano solo in tre con lui. La nuova accelerazione di Almeida vede infatti solamente Higuita, Carapaz e Quintana resistere in scia, mentre gli altri gradualmente si devono arrendere, formando gruppetti all’inseguimento.

Quando Almeida prova a rifiatare è Higuita a partire, con il colombiano che poi è pronto a scattare a ruota del successivo scatto di Quintana all’imbocco dell’ultimo chilometro. Con Carapaz che appare ormai stremato, Almeida si affida alla sua regolarità, riuscendo a riportarsi sulla coppia di testa senza grandi difficoltà, continuando poi per la sua strada, costringendo gli altri due a restare a ruota. È sempre il corridore della UAE Team Emirates poi a lanciare la lunga volata a 250 metri dal traguardo. Quintana sembra in grado di superarlo, ma il colombiano è costretto a prendere la curva più larga, concedendo al portoghese di fare meno strada e trovare pendenze leggermente più dolci, che lo favoriscono consentendogli la vittoria davanti a Quintana e Higuita.

Risultato Tappa 4 Volta a Catalunya 2022

Classifica Generale Volta a Catalunya 2022

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